Lo scandalo del cotone cinese
La BBC riporta oggi, facendo notizia in prima linea, che la Cina sta costringendo centinaia di migliaia di uiguri e altre minoranze a un duro lavoro manuale nei vasti campi di cotone della regione occidentale dello Xinjiang, una nuova ricerca effettuata dalla BBC.
Nuovi documenti online scoperti di recente rivela l’ingenza di lavoro forzato impiegato nel raccolto che rappresenta un quinto della fornitura mondiale di cotone, utilizzato nell’industria della moda in tutto il mondo. Abbiamo già visto reportage sul grande numero di campi di detenzione, nei quali si pensa che siano più di un milione di persone, affermazioni che la Cina ha liquidato, affermando che si tratta di “scuole di formazione professionale” come parte di un “programma di riduzione della povertà”, ma ora leggiamo notizie di gruppi minoritari costretti a raccogliere il cotone in condizioni disumane.
Il dottor Adrian Zenz, che ha scoperto i documenti, ha detto: “Chiunque abbia a cuore l’approvvigionamento etico deve guardare allo Xinjiang, che è l’85% del cotone cinese e il 20% del cotone mondiale, e dire: “Non possiamo più farlo”.
La BBC riporta che “I documenti, un misto di report politici online del governo online e notiziari di stato, mostrano che nel 2018 le prefetture di Aksu e Hotan hanno inviato 210.000 lavoratori “attraverso il trasferimento di manodopera” per raccogliere il cotone per un’organizzazione paramilitare cinese, il Xinjiang Production e Construction Corps”.
Un rapporto di propaganda trovato dalla dottoressa Zenz suggerisce che i campi di cotone sono commercializzati come un’opportunità per trasformare il “pensiero pigro e radicato” della gente dei villaggi rurali, dimostrando loro che “il lavoro è glorioso”.
Con un quinto dell’offerta mondiale di cotone proveniente dalla Cina, questo mette in discussione l’etica di molte aziende di moda che utilizzano il cotone cinese.
Noi di Supreme Creations usiamo per tutti i nostri prodotti solo cotone di provenienza etica e sostenibile coltivato in India. Siamo molto trasparenti in tutta la nostra catena di fornitura e conosciamo l’origine di tutte le materie prima da cui derivano i nostri prodotti. Siamo contrari alle pratiche non etiche nel settore della moda e ci assicuriamo che tutti i nostri prodotti siano positivi sia per le persone che per il pianeta.
Il cotone tradizionalmente ha bisogno di molta acqua per crescere, anche se il cotone biologico ne ha bisogno di meno, tuttavia, dove il nostro cotone viene coltivato nell’India meridionale, viene utilizzata l’acqua delle forti piogge che non solo non esaurisce le risorse idriche naturali, ma aiuta anche a evitare le inondazioni nella zona. Quindi il nostro cotone è vantaggioso per tutti, per i nostri fornitori, per le loro comunità e per voi come nostri clienti.
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